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CERTIFICAZIONE PARITA’ DI GENERE

La legge n. 162/2021 prevede a partire dal 1° gennaio 2022 la certificazione della parità di genere sul posto di lavoro per eliminare il divario di retribuzione tra uomini e donne.

Viene istituito l’obbligo per le aziende con più di 50 dipendenti di redigere un rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni e in relazione allo stato di assunzioni. Questo rapporto deve essere compilato e trasmesso dalle aziende alle rappresentanze sindacali aziendali entro il 31 dicembre, ogni 2 anni.
Nel caso in cui il datore di lavoro non ottemperi a tale obbligo sono previste sanzioni e verifiche ad opera dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, le quali verranno introdotte con specifici decreti ministeriali.

La certificazione di parità, peraltro, è una delle misure che il Governo ha inserito nel Pnrr, nella missione 5, «Inclusione e coesione», tra le politiche per il lavoro, destinando a questa finalità 10 milioni di euro. Per le aziende virtuose sconto dell’1% sui contributi fino a 50mila euro all’anno.

Com’è strutturato lo standard?

La certificazione per la parità di genere è frutto della collaborazione e del lavoro svolto con il Tavolo di lavoro sulla certificazione di genere delle imprese previsto dal Pnrr Missione 5, come suggerito anche nella UNI ISO 30415 , è fondamentale l’efficacia delle azioni intraprese dall’organizzazione al fine di creare un ambiente di lavoro inclusivo delle diversità che sostengano la parità di genere.
La norma individua 6 Aree di indicatori:
1. Cultura e strategia (5.2);
2. Governance (5.3);
3. Processi HR (5.4);
4. Opportunità di crescita in azienda neutrali per genere (5.5);
5. Equità remunerativa per genere (5.6);
6. Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro (5.7).

Lo sviluppo di un ambiente di lavoro inclusivo richiede difatti un impegno costante ed un contributo di tutta l’organizzazione in termini di politiche, processi, pratiche organizzative e comportamenti consci e inconsci delle singole persone.

Come ottengo la Certificazione della Parità di Genere?

L’iter di certificazione prevede:

  • la richiesta di offerta e l’accettazione della stessa
  • lo svolgimento di un audit di Certificazione (suddiviso in due stage)
  • la delibera di certificazione
  • le verifiche di mantenimento con frequenza annuale

Quali tipologie di aziende possono certificarsi?

Qualsiasi azienda appartenente a qualsiasi settore di attività può certificarsi in conformità alla Parità di Genere.

Qualsiasi organizzazione interessata a garantire attività lavorative socialmente accettabili e a promuovere il miglioramento costante sia della gestione dei cosiddetti “rischi aziendali”, sia delle relazioni con le parti interessate interne ed esterne all’Organizzazione, può usufruire di tale strumento gestionale.

Punti Chiave

Si dovrà valutare il perimetro e l’applicabilità della prassi di riferimento, con la definizione degli

  • indirizzi legali e operativi della/e sede/i dell’organizzazione,
  • la mappatura dei processi (interni ed esterni) e l’elenco delle relative leggi, norme e regolamenti applicabili riferibili alla parità di genere,
  • l’analisi degli episodi o delle minacce di violazione dei diritti riferibili alla parità di genere nonché le contromisure adottate,
  • le cause giudiziarie riferite a episodi di violazione dei diritti di genere
  • la registrazione delle evidenze, la definizione della politica, degli obiettivi, del piano strategico e del risultato del monitoraggio del sistema;
  • requisiti operativi: la definizione, le modalità e la frequenza di misurazione degli indicatori qualitativi e quantitativi.

Vantaggi

Gli aspetti principali dello schema di riferimento per la Certificazione della Parità di Genere sono:

  • Uno sgravio contributivo fino a 50mila euro all’anno, alle aziende private in possesso della certificazione di pari opportunità;
  • Un punteggio premiale per la concessione di aiuti di stato e/o finanziamenti pubblici in genere.
  • Nei bandi di gara per l’acquisizione di servizi e forniture, il possesso di una certificazione di parità di genere dal punteggio più alto determinerà un miglior posizionamento in graduatoria.

Qual è l’obiettivo dell’investimento?

La misure ha lo scopo di assicurare una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e ridurre il gender gap attraverso la creazione di un sistema nazionale di certificazione della parità di genere, che dovrà migliorare le condizioni di lavoro delle donne anche in termini qualitativi, di remunerazione e di ruolo e promuovere la trasparenza sui processi lavorativi nelle imprese.

Fonte: https://www.cn.camcom.it/notizie/certificazione-parita-genere-pubblicato-lavviso-creazione-un-elenco-esperti-accompagnare-pmi

https://fasi.eu/it/articoli/novit%C3%A0/26198-certificazione-parita-di-genere-elenco-esperti.html

https://fasi.eu/

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