Il bando vuole promuovere la ricerca di eccellenza e rafforzare la cooperazione scientifica tra Italia e Germania
descrizione del bando
Il Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale (MAECI) e il Ministero per l’Università e la Ricerca (MUR), in collaborazione con il German Federal Ministry of Education and Research (BMBF), hanno pubblicato un nuovo bando nell’ambito di ricerca sull’idrogeno verde per promuovere la ricerca di eccellenza e rafforzare la cooperazione scientifica tra Italia e Germania.
beneficiari del bando
In particolare, le possibili aree di ricerca sono:
- Studi sistemici, ricerca sulla società e condizioni quadro
- Analisi di sostenibilità (ad esempio LCA, analisi tecno-economica, impatti sull’ambiente)
- Sviluppo di business case sull’idrogeno verde
- Materiali lungo la catena del valore: durata e sviluppi economici circolari delle tecnologie esistenti (ad esempio, degrado negli elettrolizzatori e riciclabilità dei materiali utilizzati), sviluppo di nuovi materiali
- Infrastrutture per l’idrogeno (vettori di idrogeno, riciclo di materiali). Infrastruttura dell’idrogeno (vettori di idrogeno, stoccaggio, tecnologia, regolamentazione e standard, protocolli comuni, ecc.
Le misure di finanziamento si rivolgono sia al settore pubblico (istituti di istruzione superiore, istituti di ricerca non universitari) sia al settore privato (imprese, in particolare PMI).
settori interessati
I finanziamenti saranno erogati per una collaborazione composta da almeno due partner per Paese (almeno un istituto di ricerca/istituto di istruzione superiore e almeno un’azienda). Solo i candidati la cui organizzazione di origine ha sede in Germania o in Italia sono ammissibili al finanziamento. Possono partecipare anche partner (imprese private e/o istituti di ricerca/università) di altri Paesi, ma non è previsto alcun finanziamento per la loro partecipazione nell’ambito del presente invito a presentare proposte.
cosa finanzierà
Come illustrato nel bando “l’idrogeno verde e la sua crescita sono cruciali per economia sostenibile e transizione energetico-climatica. Le collaborazioni di ricerca consentono di ottenere risultati e innovazioni in modo più efficiente, poiché l’attività transnazionale viene supportata dalle competenze di entrambi i Paesi. Inoltre, lavorando insieme, è possibile aumentare costantemente la competitività e il riconoscimento degli istituti di ricerca e delle Pmi”. Infine, “il lavoro congiunto può rafforzare il legame tra industria e ricerca”.
Ad esempio finanzierà:
firma di un accordo di cooperazione tra Axpo ed Enego per studiare la fattibilità di un impianto di produzione da 100 MW in Sicilia, nel distretto Priolo-Augusta.
contributo alla creazione di una “hydrogen valley” tra Catania e Siracusa;
sostituzione l’utilizzo di idrogeno “grigio” impiegato dalla raffineria presente nell’area;
fornitura idrogeno verde all’industria e ai trasporti locali.
progetto per sviluppare in Abruzzo “uno dei più grandi impianti di produzione di idrogeno verde italiani” collaborando con la società australiana Ige.
Alla compagnia di navigazione Sgv, invece, Axpo fornirà idrogeno per una nave passeggeri attiva sul Lago di Lucerna, in Svizzera, grazie a un nuovo impianto di produzione a Bürglen.
Infine, in Francia la partecipazione al progetto “Arve Hydrogène Mobilité” (Arv’Hy) che consentirà, a partire dal primo trimestre 2025, il rifornimento presso un distributore di H2 in Alta Savoia.
come
Il sostegno finanziario sarà assegnato a ciascun partner dalla propria istituzione finanziatrice (BMBF in Germania e MAECI e MUR in Italia) in conformità con le leggi, le norme, i regolamenti e le procedure nazionali in vigore. Il BMBF contribuirà con tre milioni di euro alla misura di finanziamento; il MAECI e il MUR in Italia intendono finanziare insieme tre milioni di euro (500.000 euro ciascuno per tre anni).
Il finanziamento richiesto deve essere compreso tra 400.000 e 1.000.000 di euro per progetto. I progetti presentati devono avere una durata complessiva di 36 mesi.
Il finanziamento assegnato al progetto viene corrisposto dal Ministero erogante (MAECI o MUR), entro i limiti dati dalle disponibilità annuali di bilancio e dall’ammontare del finanziamento complessivo assegnato per il triennio ai beneficiari, secondo le seguenti modalità:
Dopo le procedure preliminari di accettazione del finanziamento e delle relative condizioni di erogazione, un anticipo in ragione del 30% delle spese preventivate per i primi 12 mesi di attività
Un saldo del restante 70% (entro i limiti di quanto effettivamente speso, ammissibile a rimborso e correttamente documentato) a conclusione delle attività per i primi 12 mesi
Un anticipo in ragione del 30%, dietro formale richiesta, delle spese preventivate ed eventualmente rimodulate per gli ulteriori 12 mesi, dopo corretta presentazione del rendiconto relativo alla precedente
Un saldo del restante 70% (entro i limiti di quanto effettivamente speso, ammissibile a rimborso e correttamente documentato) a conclusione delle attività di questa seconda annualità
Un anticipo in ragione del 30%, dietro formale richiesta, delle spese preventivate ed eventualmente rimodulate per il restante periodo di attività, dopo corretta presentazione del rendiconto relativo alla precedente
Un saldo del restante 70% (entro i limiti di quanto effettivamente speso, ammissibile a rimborso e correttamente documentato) a conclusione delle attività di progetto. Valgono, comunque, i limiti dati dall’ammissibilità delle spese di cui viene richiesta la copertura e dalla correttezza della rendicontazione, le cui linee guida verranno rese disponibili agli assegnatari.
Avendo accettato il sostegno finanziario, il beneficiario è tenuto a portare avanti il progetto fino a sua conclusione. Fatti salvi eventi eccezionali o dovuti a forza maggiore (es. conflitti bellici, emergenza sanitaria etc.), in caso di rinuncia il medesimo verrà considerato inadempiente agli obblighi nei confronti del Ministero erogante e della controparte tedesca, con conseguente revoca del provvedimento di concessione e obbligo di restituzione di eventuali anticipi percepiti. I Ministeri eroganti si riservano altresì, ove ne ricorrano gli estremi, di agire in giudizio per il risarcimento del danno subito. Qualora il partner tedesco non possa più proseguire nella realizzazione del progetto approvato, il Capofila italiano dovrà darne tempestiva comunicazione al MAECI o al MUR tramite PEC. Il progetto non potrà infatti essere realizzato unilateralmente e potrà continuare solo se viene individuato, entro 3 mesi dalla predetta comunicazione, un nuovo partner tedesco. Se tale sostituzione non avrà luogo, il beneficiario che dovesse proseguire su base unilaterale il progetto decadrà dal diritto al sostegno finanziario previsto. Fermo l’obbligo di costituire un’ATI/ATS/RTI/Consorzio, la sostituzione di uno dei partner italiani è consentita, previa tempestiva comunicazione al MAECI o al MUR, e comunque subordinata alla costituzione di un nuovo consorzio (ATI, ATS, RTI, etc.) a mezzo di atto pubblico o scrittura privata autenticata davanti a notaio.
link di riferimento
https://www.esteri.it/it/trasparenza_comunicazioni_legali/bandi-gara-contratti/atti-amministrazioni-aggiudicatrici/avvisi-bandi-ed-inviti/italia-germania-avviso-raccolta-progetti-italia-germania-ambito-ricerca-su-idrogeno-verde-2024-2027/
scadenza del bando
07-06-2024