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Agevolazioni per la Ricerca e Sviluppo nelle regioni del Sud

descrizione del bando

Il Bonus ricerca, sviluppo e innovazione Sud è un credito d’imposta per gli investimenti effettuati in questi ambiti in favore delle imprese operanti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

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beneficiari del bando

  • le imprese che esercitano le attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1) e 3), ivi comprese le imprese artigiane di produzione di beni di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443;
  • le imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  • le imprese che esercitano le attività ausiliarie di cui al numero 5) dell’articolo 2195 del codice civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
  • i Centri di ricerca;
  • le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 del codice civile, che operino come soggetti co-proponenti di un progetto congiunto di cui al comma 2

Le aziende possono presentare progetti, anche congiuntamente tra loro, che prevedano:

  • a) un numero massimo di 5 imprese comprendenti il capofila e i co-proponenti, fermo restando un importo progettuale a carico di ciascuna impresa di valore non inferiore a euro 3.000.000,00;
  • il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato. Il contratto di rete o le altre forme contrattuali di collaborazione devono configurare una concreta collaborazione che sia stabile e coerente rispetto all’articolazione delle attività, espressamente finalizzata alla realizzazione del progetto proposto.

settori interessati


sono interessate al bando le imprese agricole, industriali oltre a quelle degli altri settori che siano residenti nel sud e qui operino

cosa finanzierà

a) finanziamento agevolato a valere sulle risorse del FRI, per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50%.

Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario, secondo i principi di adeguata ripartizione del rischio di credito, individuati nel rispetto di quanto previsto dall’articolo 8. Il finanziamento agevolato e il finanziamento bancario costituiscono, insieme, il finanziamento.

Nei casi di accesso delle PMI alla maggiorazione di cui al paragrafo iv) della seguente lettera b), il finanziamento agevolato è concedibile per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 40%;

Il finanziamento è concesso a un tasso di interesse pari al 20 (venti) per cento del tasso di riferimento
determinato secondo la metodologia di cui alla comunicazione della Commissione europea relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione (2008/C 14/02), vigente alla data della delibera di cui all’articolo 11, comma 1 e, comunque, non inferiore allo 0,80 per cento nominale annuo;

La durata del finanziamento può assumere un valore minimo di 4 anni e massimo di 15 anni,
comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del progetto e,
comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

b) contributo alla spesa, per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili articolata come segue:
i) 30% per le piccole imprese;
ii) 25% per le medie imprese;
iii) 15% per le grandi imprese, non rientranti nella definizione di PMI;
iv) 10% quale maggiorazione, spettante, in alternativa, in caso di progetto:

  1. realizzato interamente nelle regioni meno sviluppate;
  2. realizzato nell’ambito di un progetto congiunto di cui all’articolo 3, comma 2:
    2.1 realizzato congiuntamente tra più imprese proponenti che siano tra loro indipendenti, ossia che non si trovino nelle condizioni di cui all’articolo 2359 del codice civile o che non siano partecipate, anche cumulativamente o per via indiretta, per almeno il 25 per cento, da medesimi altri soggetti proponenti e che stabiliscano una collaborazione finalizzata allo scambio di conoscenze o di tecnologie, o al conseguimento di un obiettivo comune basato sulla divisione del lavoro, nella quale i soggetti definiscono di comune accordo la portata del progetto di collaborazione, contribuiscono alla sua attuazione e ne condividono i rischi e i risultati, e
    2.2 in cui ciascuna impresa non sostenga, da sola, più del 70 per cento dei costi complessivi ammissibili e in cui sia presente almeno una PMI tra le imprese proponenti;
  3. che preveda un’ampia diffusione dei risultati attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito;
  4. che preveda l’impegno dell’impresa beneficiaria a rendere disponibili alle parti interessate nello Spazio economico europeo, con frequenza costante, i risultati dell’attività di ricerca e sviluppo finanziata che siano protetti da diritti di proprietà intellettuale, attraverso licenze per l’utilizzo degli stessi, a prezzo di mercato e condizioni non esclusive e non discriminatorie.
I costi ammissibili possono rientrare in una o più delle seguenti categorie:
  • spese del personale, quali ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario impiegati nei progetti;
  • strumentazioni e attrezzature;
  • costi relativi a immobili e terreni;
  • costi per la ricerca contrattuale, conoscenze e brevetti acquisiti o ottenuti in licenza, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti;
  • spese generali supplementari e altri costi di esercizio, quali materiali e forniture.

L’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la loro corrispondenza alla documentazione predisposta dall’impresa devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Per le imprese non obbligate a questo tipo di valutazione, la certificazione deve essere presentata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione, iscritti nell’apposito registro.

come

  • a) il personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • b) gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili unicamente le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto;
  • c) i servizi di consulenza, di ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del
  • progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • d) le spese generali relative al progetto;
  • e) i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
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link di riferimento

https://www.reteagevolazioni.it/ricerca-sviluppo-sud/#SCHEDA_RICERCA_E_SVILUPPO_SUD

scadenza del bando

Inizio precompilazione delle domande25 giugno 2024 

Invio delle domande: dalle ore 10.00 del 10 luglio 2024

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