COL DECRETO VARATO IERI IL CDM PROCEDE AL RIORDINO DELLA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DEL FONDO SVILUPPO E COESIONE
Viene irrobustito il coordinamento tra le risorse europee e nazionali per la coesione, le risorse del PNRR e le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per la programmazione 2021-2027 con la previsione di “Accordi per la oesione”, il rafforzamento del Sistema di monitoraggio unitario per le politiche di coesione e il PNRR e della rasparenza dei dati, nonché introducendo una nuova disciplina per i Contratti Istituzionali di Sviluppo. In particolare, si definisce un percorso di programmazione condivisa tra Regioni e Governo che assicura l’unitarietà strategica degli interventi ed il pieno rispetto delle finalità dei fondi, connesse alla riduzione dei divari territoriali. Per rafforzare il monitoraggio dell’utilizzo delle risorse in materia di politiche di coesione si prevede di utilizzare lo stesso sistema informatico adottato per il PNRR (ReGiS), anche per semplificare gli adempimenti in capo ai soggetti attuatori che fino ad oggi erano chiamati ad alimentare diverse banche dati a seconda della fonte di finanziamento. Viene poi istituzionalizzato il portale web unico nazionale per la trasparenza delle politiche di coesione OpenCoesione. Infine, il decreto ripristina il valore strategico dei Contratti Istituzionali di Sviluppo (CIS), consentendone la sottoscrizione esclusivamente per la realizzazione di interventi di valore complessivo non inferiore a 200 milioni di euro, confermando che il CIS è uno strumento di attuazione rafforzato delle politiche di coesione e non di programmazione.
NUOVA DISCIPLINA DEI CONTRATTI ISTITUZIONALI DI SVILUPPO
I CONTRATTI ISTITUZIONALI DI SVILUPPO VALGONO SOLO PER GLI INTERVENTI SUPERIORI AI DUECENTO MILIONI
